🎶 Corpo Filarmonico “CittĂ di Noale”
Una storia di musica, passione e comunitĂ
📜 Le origini (1813–1892)
La tradizione musicale di Noale affonda le radici nel 1813, anno in cui nasce la Società Filarmonica. Già allora, il gruppo si distingue in concorsi musicali a Mirano e Mestre, guadagnando lodi e riconoscimenti. Nel 1857, l’Imperiale Regia Luogotenenza di Venezia approva il primo regolamento ufficiale, firmato dal presidente Pietro Bonaldi. Ancora oggi è conservato l’elenco dei 79 soci fondatori e dei 13 soci contribuenti.
Nonostante i successi, nel 1892 la Società entra in crisi. Il sindaco Benini dispone il ritiro degli strumenti, segnando un periodo di decadimento culturale per la città . Come riportano gli scritti dell’epoca:
“Privato della Società Filarmonica, il paese fu soggetto ad un periodo di decadimento culturale. Unica possibilità per tornare ai fasti del passato era quello di ricostituire il complesso musicale che spesso allietava le festività dei noalesi.”
🎺 La rinascita e le guerre (1910–1940)
Nel 1910, una commissione cittadina avvia la ricostituzione della banda e la fondazione di una Scuola di Musica. Grazie all’impegno di Eugenio Fraresso e all’iniziativa e all’aiuto dell’Amministrazione Comunale, il 31 dicembre 1911 la banda torna ufficialmente in attività , sostenuta da quote volontarie, dal contributo del Comune, dall’amministrazione del dazio e dalla Banca San Liberale.
La scuola di musica cresce rapidamente, ma la Grande Guerra del 1915–18 interrompe le esibizioni. Solo nel 1922, la banda rinasce con 175 soci e diversi benefattori. Nel 1924 prende il nome di Banda Cittadina di Noale, diretta da Carlo Muffato fino al 1940, quando la Seconda Guerra Mondiale impone un’altra pausa.
🎷 La “Banda del Pioppo” e la rinascita moderna (1965–1985)
Dopo il lungo silenzio seguito alla guerra, la voglia di musica torna a farsi sentire solo nel 1965, quando un gruppo di cittadini ed ex suonatori propone al maestro Primo Cagnin, allora assessore alla Pubblica Istruzione, di ricostituire la banda.
Il maestro Cagnin porta la proposta in Consiglio Comunale il 6 aprile 1966 e avvia l’“operazione musica”, assumendo la presidenza di una commissione di cittadini noalesi. Per ripartire servono fondi: l’Amministrazione Comunale decide di investire il ricavato della vendita di una partita di pioppi. Il contratto salta, ma qualcuno ironicamente battezza comunque il gruppo “Banda del Pioppo”.
Il necessario per la rinascita viene raccolto grazie a una sottoscrizione popolare, alla quale la cittadinanza risponde con entusiasmo e generositĂ .

A dirigere la banda viene chiamato il maestro Ernesto Borin, che avvia la scuola di musica e forma nuovi suonatori. Alcuni tra i piĂą esperti lo affiancano: Emanuele Liziero, Franco Rubinato e Carlo Zuccarato, allora studente del Conservatorio di Venezia, poi nominato vice maestro.

Il 16 maggio 1967, viene eletto presidente il dott. Reno DonĂ , figura centrale e carismatica che guiderĂ la banda per moltissimi anni.
“Con grande generosità e disponibilità , è stato l’anima, lo spirito, l’ideatore e l’autore della crescita della Banda”, tanto da meritarsi il titolo affettuoso di “Presidentissimo”.
Nel 1971, in occasione del saggio musicale, la Banda si presenta con le prime nuove divise azzurre. Nel 1972, viene intitolata a Giuseppe Verdi, nato nel 1813, lo stesso anno della fondazione del primo Corpo Filarmonico noalese. Nel 1973, trova sede stabile nei locali ristrutturati dell’ex macello comunale in via Ca’ Mata.
🎼 Espansione e successi (1977–1995)
Nel 1977, la direzione passa a Renata Rebeschini, suonatrice del complesso e autodidatta, che con grande carisma ed entusiasmo imprime una forte accelerazione al gruppo. Sotto la sua guida, la Banda si rinnova nell’immagine e nello spirito: arrivano nuove divise — pantaloni o gonna marrone scuro, camicia beige e cappello a larghe tese — e un repertorio più ampio e dinamico.
Sono anni di grande brillantezza: l’organico supera i 70 elementi e la Banda partecipa a eventi prestigiosi come il Convegno Interprovinciale Bandistico all’Arena di Verona, il Concorso Folcloristico Internazionale di Gorizia, il Festival Bandistico Interregionale di Rimini, il Carnevale Campaltino e il Raduno Nazionale delle Bande di Roma.
Nel 1982, grazie anche al supporto del capo-banda Gianni Meneghetti, la Banda raggiunge i 90 suonatori. Tuttavia, nel gennaio 1985, Renata Rebeschini si dimette, “oberata di impegni e amareggiata per alcune difficoltà e incomprensioni emerse nell’ambito dell’associazione”, lasciando un vuoto difficile da colmare.
Dopo un breve periodo sotto la direzione del maestro Gianni Salata, nel gennaio 1986 la Banda affida la guida al giovane maestro noalese Massimo Grespan, giĂ suonatore del gruppo. Il suo primo concerto, nel maggio dello stesso anno, riceve grande apprezzamento dal pubblico.
🎵 Nuove generazioni e trasformazioni (1986–2015)

Con l’arrivo di Massimo Grespan, la Banda intraprende un percorso di rinnovamento musicale e umano. Il maestro propone una nuova impostazione tecnica e arricchisce il repertorio con brani di musica classica e composizioni originali per banda, elevando il livello artistico del gruppo.
Ma il cambiamento non è solo musicale: Massimo Grespan riesce a creare un clima di entusiasmo e coesione, trasformando la Banda in un vero e proprio spazio di socialità . Sono di quegli anni le partecipazioni alle opere liriche all’Arena di Verona, l’avventura all’Oktoberfest, le scenografie e i costumi realizzati in proprio per saggi e carnevali, le gite in montagna e le indimenticabili partite di calcio contro gli amici della banda di Minerbio.
Nel 1995, la Banda partecipa al Concorso Bandistico Regionale, ottenendo l’assegnazione alla prima categoria: un riconoscimento che sprona i suonatori a fare ancora di più e meglio.
🔄 Il passaggio di presidenza (1995)

Nel 1995, dopo decenni di servizio appassionato, il dott. Reno Donà lascia la presidenza. Gli succede Mario Salmaso, affiancato da Annamaria Murru e Vito Bergamo, che guideranno il gruppo con dedizione e spirito di innovazione per i successivi vent’anni.
🌱 Una nuova identità (2004)

La Scuola di Musica cresce, l’etĂ media si abbassa, le divise si rinnovano e nel 2004 nasce ufficialmente il Corpo Filarmonico “CittĂ di Noale”: un nuovo nome per una tradizione che continua a evolversi con entusiasmo e dedizione.
🎶 Continuità e futuro (2015–oggi)

Nel novembre 2015, la presidenza viene affidata a Vanni Bertanza, già suonatore e consigliere dell’associazione. Con lui si forma un nuovo direttivo, composto da persone appassionate e profondamente legate alla Banda, che si dedicano con costanza e visione alla crescita del gruppo.
Negli anni successivi, il Corpo Filarmonico consolida la propria identità , rafforza la Scuola di Musica e rinnova il proprio impegno verso i giovani, considerati il cuore pulsante dell’associazione. L’attività musicale prosegue con entusiasmo, tra prove, concerti, collaborazioni e momenti di aggregazione che mantengono vivo lo spirito originario della Banda.
Nel 2022, dopo ben 36 anni di direzione, il maestro Massimo Grespan decide di passare il testimone. Il suo contributo ha segnato un’epoca: sotto la sua guida, la Banda è cresciuta artisticamente e umanamente, diventando un punto di riferimento per la comunità .
A raccogliere la sua eredità è il giovane maestro Francesco Vella, scelto per la sua sensibilità , competenza e capacità di dialogare con le nuove generazioni. Il passaggio di bacchetta rappresenta non solo un cambio di direzione, ma anche un ponte tra tradizione e futuro.
Oggi, il Corpo Filarmonico “CittĂ di Noale” e la sua Scuola di Musica continuano a crescere con entusiasmo, portando avanti una missione che va oltre le note:
“La Banda, per chi ne entra a far parte, non è solo musica, ma è anche, e soprattutto, aggregazione, divertimento e crescita personale.”