La Scuola di Musica

Il Corpo Filarmonico, fin dalla sua ricostituzione, è  formazione, educazione e aggregazione sociale. 

Oltre alle attività di diffusione della cultura musicale con concerti e esibizioni, organizza una Scuola di Musica con l’obiettivo di formare i musicisti per il Complesso Bandistico ma anche, e soprattutto, per educare i piccoli, i giovani e i meno giovani alla musica e con la musica.

Da diversi anni, i corsi sono aperti a ragazzi con disabilità (in numero limitato) seguiti in stretta collaborazione con l’associazione genitori de La Nostra Famiglia di Noale (vedi progetto  Musica per tutti)

Tutti gli insegnanti della Scuola di musica sono professionalmente qualificati nell’insegnamento della propria disciplina, con titoli di studio accademici (Conservatorio di Musica) e Corsi di perfezionamento e qualificazione seguiti in Italia e all’estero.

 

Formazione

La Scuola di Musica nei suoi quasi 50 anni di attività ha formato intere schiere di musicisti, molti dei quali, continuando gli studi al Conservatorio di Musica, hanno fatto della musica la loro professione come concertisti e come insegnanti.

Tutti i musicisti del Corpo Filarmonico, così come molti degli insegnanti, provengono dalla Scuola di Musica.

 

Educazione

Suonare significa adattarsi a una disciplina, la musica, che richiede impegno e costanza secondo la regola del “conosci te stesso” per raggiungere risultati soddisfacenti.

Propedeutica e Musica Insieme, inoltre, tengono i ragazzi nella dimensione del gruppo, fondamentale per la crescita e lo sviluppo nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il “fare insieme” presuppone attenzione nelle attività, rispetto delle persone, dei tempi e dei luoghi; il saper accettare i propri limiti e quelli degli altri, imparare a sostenere chi è in difficoltà in un ambiente NON competitivo.

 

Aggregazione sociale

Con le attività d’Insieme ci si avvicina per gradi al Corpo Filarmonico.

Si dà un senso sempre più profondo al “suonare insieme” e al “fare” con gli altri.
Ciò significa imparare a identificarsi con il gruppo, a diventare responsabili di sé stessi in relazione agli altri per la buona riuscita delle esibizioni.

Si impara a valorizzare ciò che “unisce” (la musica, la divisa, l’appartenenza al Complesso ecc.) e a relativizzare ciò che “divide”.

Nel Corpo Filarmonico si crea socialità, condivisione, sostegno reciproco, contatto e scambio tra le generazioni.
Nel tempo si assiste via via a un “passaggio di consegne” da chi “matura” a chi “cresce” sia nelle esecuzioni musicali che nella gestione del Complesso, contribuendo così, oltre alla crescita personale del singolo, al miglioramento e alla continuità del Corpo Filarmonico.